Il costo dell’atto è una delle informazioni di maggior rilevanza per chi entra in contatto con lo studio notarile. Occorre sgombrare il campo da possibili e frequenti equivoci precisando che l’importo della somma pagata dal cliente e percepita dal notaio è costituita, per una parte, dalle imposte che sono dovute allo Stato e che il notaio riceve dalle parti per poi versarle, senza percepire alcun aggio, all’Agenzia delle Entrate, e per l’altra parte, dall’onorario, che è invece la retribuzione per il notaio. A quanto possa ammontare questa retribuzione è difficile dirlo con esattezza senza aver prima visionato i documenti relativi al contratto ed aver effettuato un colloquio con il notaio per capire con esattezza il contenuto della prestazione che deve essere svolta e le possibili difficoltà da affrontare. E’ per questo che non è serio “dare i numeri” preventivamente senza aver capito bene con esattezza quali sono le problematiche che possono presentarsi in una determinata operazione. A tal fine è necessario o quantomeno estremamente opportuno, nell’interesse del cliente, un colloquio preliminare, per capire, documentazione alla mano, quale può essere la spesa da affrontare in relazione al grado di difficoltà della pratica. Capita infatti piuttosto di frequente che un’operazione all’apparenza semplice nasconda delle insidie, così come una situazione all’apparenza complicata sia meno insidiosa di quanto si pensi a prima vista. Non si nasconde poi che parlarsi è estremamente utile anche per stabilire un contatto con il cliente, per instaurare un “feeling” e pianificare in modo puntuale e soddisfacente ogni passaggio della vita di una persona, di una famiglia, di un’impresa.